In Scena Ora

NOVEMBRE 2022

ALGO-RITMO

Indagine semiseria sui limiti dell’essere una creatura umana proiettata nella immensa distesa della tecnologia che offre la libertà di essere quello che ci pare. 

Bellissima serata, pubblico magnifico.

FEBBRAIO 2022

GUERRIERE FUORI LUOGO

DI DUSKA BISCONTI

Raccontare il disagio dei tempi che corrono è inutile tanto lo sappiamo: siamo tutti guerrieri pronti a sparare se gli altri non rispondono alle nostre aspettative.

 Nessuno si può permettere di essere fuori dagli schemi.
Come chiunque anche Bibi vive a fatica la costrizione di adattarsi e Teresa non sa più che pesci pigliare. 

 La loro colpa è di essere “fuori luogo” nel parlare, nel comportarsi, nel vivere i rapporti. 

Di una cosa sono certe: che è il momento di uscire dalla trincea in cui sono barricate.

 Lo capiscono quando un vecchio orologio batte l’ora giusta per dire basta e cercare i fili che possono servire per tessere una nuova trama.  
Armate di quel che trovano nelle cantine della memoria, tentano il tutto  per tutto, così da scalfire la convinzione  di chi guarda che ci si può solo adattare, perché non c’è scampo.

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OTTOBRE 2021

              “ALGO-RITMO: IO ACCETTO” 

di DUSKA BISCONTI

                 chitarra: Lorenzo Sorgi

Indagine semiseria sui limiti dell’essere una creatura umana proiettata nella immensa distesa della tecnologia che offre la libertà di essere quello che ci pare. 

Stregata e ammaliata dalle incredibili opportunità offerte dalle tecnologie del web, la protagonista è un’aspirante cyborg alle prese con la prova finale: condividere un luogo senza connessione con uno sconosciuto che non parla ma suona. 

Una sfida che non si presenta facile. 

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OTTOBRE 2021

FEMMINE AMATE, ARMATE, AMMALIATRICI e…tutte o quasi le femmine dell’Ariosto

di DUSKA BISCONTI

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FEMMINE AMATE, ARMATE, AMMALIATRICI e…tutte o quasi le femmine dell’Ariosto

di DUSKA BISCONTI

Mise en espace, articolata in cinque giornate, che attraversa l’Orlando Furioso per raccontare i principali personaggi femminili disegnati dall’Ariosto con affetto e cura. Sono tante le femmine che ci

presenta ma noi abbiamo concentrato l’attenzione su quelle più lontane dagli stereotipi del nostro tempo per presentarle al grande pubblico e svelarne la storia.

Tutto inizia con la più amata :Angelica, che finisce per innamorarsi di Medoro in barba ai suoi numerosi corteggiatori.

Bradamante, guerriera coraggiosa amante della giustizia e del suo Ruggero, che incontra Melissa

la maga buona.

Marfisa, guerriera anch’essa ma pagana, rispettosa verso i vinti che rifila la orribile vecchia Gabrina a Pinabello.

Alcina maga cattiva che tramuta Astolfo in mirto.

Orontea regina dell’isola delle donne omicide.

Un personaggio al giorno per cinque giorni estrapolando i passi dell’Orlando in cui si narra della loro sorte.

Primo giorno : vicissitudini di Angelica e incontro con Medoro

Secondo giorno: Bradamante, l’incontro con la maga Melissa e tutto il

resto.

Terzo giorno: Marfisa, la presa in carico della vecchia Gabrina e il seguito.

Quarto giorno: Alcina e sue nefandezze nei confronti di Astolfo e non

solo.

Quinto giorno: Orontea e le sue decisioni nei confronti degli uomini.

AGOSTO 2021

FEMMINE AMATE, ARMATE, AMMALIATRICI…tutte o quasi le femmine dell’ ARIOSTO

di DUSKA BISCONTI  

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Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "GRAAL CULT FEST2 CASTELNUOVO DI GARFAGNANA piazza ariosto 8 AGOSTO ore 18.30 LE DONNE DELL ARIOSTO amate armate ammaliatrici spettacolo teatrale dall'Orlando Furioso episodi da laboratorio residenza Alta Garfagnana secondo episodio Bradamante Melissa in scena Gaetano Aiello Cecilia Bartoli Maria Carla Generali Valeria Gucciardo Elisabetta Mancusi Marco Menegon Francesco Pelosini Gaia Pianese a cura di DUSKA BISCONTI INGRESSO LIBERO ROCCA WHATSAPP 3273665358 www.graalcultfest.it"

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AGOSTO 2020 

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FEBBRAIO 2019 

LOC-DNA

D N A DRAMMI VERTICALI 3

…Il Dna è una sequenza di proteine e aminoacidi di cui sono fatti tutti gli esseri umani. L’umanità odierna discende da un unico Adamo ,portatore del cromosoma Y, e da un’unica Eva, portatrice di un cromosoma X…….

RECENSIONE TEATRO TEATRO.IT

DNA – Drammi verticali n. 2” inscena i peggiori fantasmi che donna possa aver ospitato nell’esperienza ancestrale e li fa collettivi, sbeffeggiandoli. Straniante e un po’ ipnotico, il timbro squillante di Anna Duska Bisconti emerge e sfuma nel buio con cadenza inesorabile e rituale. L’atto unico guida la platea in un’ora di viaggio archetipico, banditi tutti i riferimenti al reale dietro la cortina che separa la saletta dal resto del mondo: e nemmeno le assi del palco scricchiolano a ricordarci cosa è recitazione e cosa confessione, cosa sceneggiatura e cosa ricordo. Il percorso che l’attrice e regista traccia con mano sicura attraverso le luci e le ombre di uno spazio impreziosito dai ricami spettrali degli elementi scenici di Elena Nonnis guizza tra le memorie infantili, adolescenziali, materne delle figlie di Eva – e la storia cessa improvvisamente di essere scritta da mani maschili, mutando tono e possessore, incisa nel patrimonio genetico di ciascuna donna e di nessuna.

Il monologo che rifrange su di sé tante e tali suggestioni non ha un’unica voce: dalla scolaretta in preda al pianto per una bambola rotta all’adolescente in astinenza da discoteca, dalla puerpera confusamente felice alla madre degenere, i rivoli in cui si scompone la figura femminile non restano mai uguali a se stessi, ma assumono la forma del contenitore che tenta di imbrigliarli: ciò che resta immutato è invece il senso di oppressione, l’obbligo altrui imposto, il vincolo sociale prima che familiare che imprigiona la depositaria biblica del dono della vita in una serie infinita di moralismi ottusi e catene da cliché. Così trovano posto sulla scena uno Shakespeare telefonato e puntualmente disatteso, un ammonimento scolastico che sa di punizione eterna (“Pentitevi! Soprattutto voi bambine! I bambini meno.”), un’incerta camminata verso i propri doveri che sa di costrizione morale e mai di sincero anelito: “Perché non ho scelto l’epidurale?”, biascica la partoriente in preda alle contrazioni. “Ah già, perché volevo provare questo dolore”, riesce infine a rispondersi, contenendo autoironica rassegnazione e feroce recriminazione nella stessa battuta.

Quelli che dominano allora la piazza, nascendo e morendo nel roveto mitocondriale che nero e intricato focalizza l’attenzione al centro del campo visivo dello spettatore, sono i codici comportamentali (drammi verticali, appunto) dei quali l’eterno femminino sembra ancora oggi nutrirsi, privo di reali soluzioni salvifiche, non propriamente rassegnato ma sicuramente armato del sarcasmo come della propria ultima arma di difesa. “Abbottonati l’utero”, donna. O scegli di non farlo, e affrontane le conseguenze. Un monito agghiacciante e provocatorio, è evidente, ma più valido di mille vacue celebrazioni dell’otto marzo messe assieme. (Domitilla Pirro)

RECENSIONE MERCUZIONLINE

DNA è uno spettacolo breve, leggero nella visione, ma denso di significati.

Duska Bisconti, autrice del testo e unica attrice in scena, alterna le vicissitudini quotidiane tra madri e figlie.

La grazia dell’interpretazione si mescola a un testo che induce a riflettere su quanto certi comportamenti materni possano influire sulla crescita di una bambina. Non è, tuttavia, angoscia. E’ solo suggerimento di intenti. E’ musica, è domande e risposte, è il suono di un violino, è insegnamento, è dialogo:”…ti rendo le stelle della speranza affinché siano da guida ad altri…”

Allestimento minimal e suggestivo: un pannello illuminato e un grosso groviglio di spine realizzato da Marina Caporaletti con opere di Elena Nonnis, alla quale va il doveroso apprezzamento per la originalità degli elementi usati e delle forme scelta.

(Daniela Moretti)

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SETTEMBRE 2018

Teatro Porta Portese (Sala Pasolini) 19/09/2018

RECENSIONE di Clara Surro

La rappresentazione teatrale della divinità simbolo dell’Amore e della bellezza. Il mito che prende forma umana, che entra nel nostro quotidiano per stimolarci ad afferrare la vita.
Venere si veste delle sembianze di Duska Bisconti e attraverso esse dimostra tutta la sua vitalità, il desiderio, la passione.
Duska è una Venere dall’ inesauribile carica energetica, il mito in chiave ironica, irresistibile nella caratterizzazione delle divinità dell’ Olimpo. Nella messinscena, le divinità maschili: Giove, Vulcano, Marte diventano un facile bersaglio per denunciare una certa vigliaccheria che le accomuna ai maschi contemporanei.
Entra in scena come una creatura eterea in un’atmosfera rarefatta, ma è quanto mai terrena e ci accompagna in un percorso originale attraverso il mito,dalla sua nascita in poi, ironizzando su se stessa, sulle sue origini, sulle sue gesta, sui suoi difetti.
Mette a nudo le sue debolezze e viaggia tra gli umani con la sua anima custodita in un cestino, è diretta divertente, crea una grande empatia con il pubblico. Ma in fondo rappresenta la sintesi delle mille sfaccettature che ci sono in ogni donna: la sposa, l’amante, la madre della vita, l’impulso naturale.
Una messa in scena godibile, ironica, non scontata, in cui il pubblico è attento e partecipe, incuriosito dal fantasioso oroscopo di Duska-Venere, che invita ad avere fiducia nel futuro e nell’energia che porta alla nascita di tutto ciò che ha vita attraverso l’amore ed il piacere.
Uno spettacolo piccolo che però crea la magia: l’osmosi tra attore e pubblico.

Venere Loc. (1)

                            La compagnia dei Masnadieri presenta

                                     “VENERE E ALTRI DISASTRI”

                                                 di e con

                                       DUSKA BISCONTI

                        Voce fuori campo : FILIO’SOTIRAKI

 

Si è rotto l’amore!

Calma: la situazione è grave ma non è seria, parola di Venere!

Nello zoo umano la carne esplode di desideri strampalati, la pelle si copre di scritte indecifrabili che fanno venire il torcicollo per leggerle, i ponti cadono e cadono pure gli attributi maschili, gli stupratori sono più fantasiosi dei pubblicitari,i soldi scappano via dal conto online e così fanno gli amanti, crollano i partiti e pure le tette rifatte.

Eppure Venere in missione sulla terra, nelle sembianze di Duska Bisconti, non è preoccupata, ha un promemoria da ricordare a tutti gli umani zodiacali per riaggiustare il suo giocattolo chiamato amore.

MARZO 2018

Il racconto di una storia struggente e poetica, come quella raccontata da Duska Bisconti, unita per sempre all’indimenticabile Franca Rame…recensione di Tania Croce su “Noi Donne”.

leggi recensione di Tania Croce

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In una Roma in pieno fermento, nei primissimi anni ’80 al teatro Tenda di Piazza Mancini, quando folle oceaniche correvano ad assistere agli spettacoli di Dario Fo e Franca Rame, ancora la speranza della sinistra non si era del tutto spenta. In questo contesto nasce l’amicizia tra una giovane attrice e Franca Rame, un sodalizio che rimane inalterato nel tempo. Le vediamo spesso nelle auto scassate della giovane attrice ridere, chiacchierare, vivere libere i loro pensieri e la vita che le attraversa. E’ una storia che passa attraverso Roma, Cesenatico, Firenze, le piazze d’Italia e si trasforma il giorno della morte di Franca in mezzo ai disordini di Piazza Taksim a Istanbul in un canto di libertà.
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FEBBRAIO 2018

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Spiombare gli anni di piombo si può!

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Foeminae Sapiens

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di Duska Bisconti

Il ritratto di una persona può parlare? Nella penombra di uno scantinato dove sono riposti centinaia di ritratti di donne, risuonano parole come “libertà e pensiero”. Hanno saputo che saranno battute all’asta ma non sono affatto d’accordo: loro non sono in vendita.

Sono donne speciali che hanno rivoluzionato le scienze, guidato le scoperte, cambiato la società. I loro nomi sono sepolti sotto le coltri della leggenda, del mito talvolta: Maria l’ebrea, Anna Morandi Manzolini, Laura Bassi Veratti, Trotula de’ Ruggiero, Ada Byron Lovelace, Ipazia, Caterina di Russia, Caterina da Siena, Caterina de’ Medici, Valentina Tereskova, Maria Curie, Madame de Stael e tante, tante ancora.

Ogni sera nello scantinato si possono imparare le loro vite dominate dal piacere della libertà.

Visita la Pagina Facebook dello spettacolo

2 risposte a "In Scena Ora"

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